Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

LA LEGGE 162, ARMA VINCENTE PER I DISABILI

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 14 FEBBRAIO 2013

L’anno appena trascorso è stato abbastanza “tosto” per quanto riguarda l’erogazione dei contributi per la legge 162/98 (contributi erogati in proporzione a dei punteggi, a favore di persone con disabilità e stato di gravità, per attuare progetti personalizzati al fine di aiutarli nel loro percorso di vita).

Sono stati mesi travagliati perché un gruppo di genitori (30) di un Comitato di familiari hanno intrapreso un ricorso al Tar Sardegna per vedere riconosciuto l’ISEE solo del proprio figlio con disabilità e, non di tutta la famiglia.

Il pronunciamento del Tribunale è stato a favore del disabile, impugnato poi dalla Regione Sardegna al Consiglio di Stato che ha rimandato il giudizio sul merito.

Il tutto è terminato con un 3 a 0 a favore dei genitori del Comitato.

Di questo pronunciamento hanno beneficiato comunque tutte le persone che avevano i requisiti del gruppo dei 33 mila.

Con questi tira e molla siamo arrivati ad ottobre inoltrato e finalmente la Regione Sardegna (bontà sua) ha deciso di erogare la parte di contributo che era stata defalcata agli aventi diritto.

Da dodici anni i sardi con disabilità possono usufruire di questi contributi che sono importanti. C’è l’aiuto alla persona con problemi ma nel contempo, si attiva tutto un mondo lavorativo da non sottovalutare.

Persone per anni rintanate nelle abitazioni, nell’oblio della noia, ora frequentano i luoghi di socializzazione, i cinema, ecc.

Si attivano le palestre, le piscine e attività che prima erano lontane anni luce da questo mondo.

Le famiglie scelgono personalmente gli operatori, si attivano regolari contratti e si pagano tutti i contributi di legge, si emettono buste paga.

Le persone con disabilità vengono seguite da educatori, assistenti alla persona e professionisti.

Non mi sembra poco in una Regione che ogni giorno vede chiudere 27 attività lavorative.

Con l’attivazione della 162 neppure una lira finisce “in nero”. Dobbiamo rendicontare tutto con fatture e ricevute varie al nostro Comune di residenza.

I contributi non sono dati “a pioggia”, come ho sentito dire da persone che non si documentano.

Questi sono fatti e non “parole”.

Fatti che si concretizzano con la laurea di un ragazzo con paresi spastica grazie alla collaborazione di due assistenti assunti con la162 e, tante altre esperienze positive.

Non possiamo fare a meno della 162, è la nostra arma vincente.